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RECENSIONE: Alla fermata dei desideri (Hiro Arikawa)

Aggiornamento: 2 giorni fa




Autore: Hiro Arikawa

Traduttore: Daniela Guarino

Editore: Garzanti, 2024

Pagine: 176

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 16.00 (cartaceo), € 9.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Ci sono moltissime persone che usano il treno tutti i giorni: chi per andare al lavoro, chi per correre a scuola, chi per necessità. Salgono sui convogli sferraglianti per semplice abitudine, senza alcuna aspettativa. In Giappone, però, c'è un treno speciale. Chi è abbastanza fortunato da salire sul vagone giusto può incontrare la signora Tokie, mano nella mano con la nipote Ami. Lei ha un dono: le basta capire da dove è partita e quale bagaglio porti con sé la persona che ha davanti, per darle il consiglio giusto e cambiare qualcosa nella sua vita e in quella di tanti passeggeri che si sentono persi. Come Shōko, che è stata abbandonata all'altare dal promesso sposo e ora non sa quale direzione prendere. Oppure Misa, che non riesce a ribattere alle dure parole del fidanzato che sminuisce sempre i suoi meriti. O ancora il giovane studente Keiichi, che si rifugia nella musica per sfuggire alla timidezza, soprattutto nei confronti delle ragazze. Tokie riesce a vedere il desiderio di ciascuno e consigliare loro una fermata diversa dal solito. Perché alle volte bisogna uscire dai binari per ritrovare la strada giusta. "Alla fermata dei desideri" arriva nelle mani dei lettori italiani che sono alla ricerca di un romanzo che li emozioni, ambientato nelle magiche atmosfere nipponiche, come nel suo "Cronache di un gatto viaggiatore".


Recensione

L'autrice, autrice del fortunato "Cronache di un gatto viaggiatore" torna con una nuova breve storia che attira l'attenzione fin dal titolo.


Questo libro è un breve romanzo che tratta la quotidianità che la vita riserva ogni giorno. Storie tutte differenti, ma legate tutte dallo stesso filo conduttore: il treno e la signora Tokie.


Tokie è un'anziana che va in giro, in treno, con la nipotina. La donna ha la capacità di leggere nel cuore delle persone, le osserva, se necessario ne ascolta la storia e poi riesce a donare consigli che aprono la strada a un cambiamento; come nel caso di Shoko, donna austera e determinata, e della giovane Misa, entrambe ferite dalla persona che amano.


Quelle che l'autrice racconta in questo libro sono storie di vita vissuta. Anche se sono nate dalla sua penna restano comunque esperienze che ognuno di noi può tranquillamente aver vissuto o visto almeno una volta in vita sua. 


Lo stile della scrittura risulta semplice, scorrevole, delicato. Ogni storia che si incontra tra le pagine viene rappresentata, nonostante le poche pagine, in maniera esaustiva. La penna della scrittrice riesce a descrivere ogni emozione, sensazione e pensiero di ogni singolo personaggio. I dialoghi tra l'anziana e i vari personaggi sono veramente ridotti, caratteristiche che ad alcuni può non piacere.


Molto interessante l'insegnamento che porta con sé questo libro: a volte è proprio la persona più lontana da noi, quella che non si lascia condizionare dalle opinioni degli altri, a incoraggiarci ad aprirci e far parlare il cuore. Inoltre fa pensare a quanto la vita possa essere strana e imprevedibile e a quanto sia importante apprezzare le piccole cose che ci rendono felici.


Consiglio questo romanzo a tutti coloro che cercano una lettura semplice e veloce, ma allo stesso tempo in grado di fare riflettere.


 

Alcune note su Hiro Arikawa

Hiro Arikawa, scrittrice e sceneggiatrice, è nata nel 1972 nella prefettura di Kochi. Le cronache di un gatto viaggiatore è stato un caso editoriale dapprima in Giappone e poi in tutto il mondo.


©2020 di Dalla carta allo schermo.

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