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RECENSIONE: Blue Summer (Jim Nichols)




Autore: Jim Nichols

Traduttore: Nicola Manuppelli

Editore: Nutrimenti, 2022

Pagine: 283

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 19.00

Acquista: Libro


 

Trama

1997, Penitenziario di Bolduc, Maine. Calvin Shaw, un musicista quarantenne fallito, decide di raccontare la propria storia come solo lui la conosce. E nell'unico modo in cui lo sa fare, seguendo le note. Una storia di ascese e cadute, salvezza ed estati, affetti e musica, tanta musica, una musica che si intreccia con il passato e con le sue perdite. Una melodia che diventa il titolo del libro, Blue Summer. Così dal passato vengono rievocati il fratello, Alvin, l'amata sorella Julia, la piccola città di Baxter nel Maine, quegli anni che lasciavano presagire una vita felice; e poi il fatale Quattro di Luglio, con la città in festa, le bandierine rosse, bianche e blu, i ferri di cavallo, barbecue, le cavalcate sui pony, quel Quattro di Luglio in cui il padre di Cal, Jack, uscì per andare a giocare a poker con gli amici e non tornare mai più. Quanto è possibile tornare indietro? Quanto le circostanze fortuite riescono a deviare il corso delle nostre vite? In uno stile dolcissimo, denso, accattivante, Jim Nichols ci guida in un viaggio di redenzione, partendo ancora una volta dal suo Maine per arrivare fino in Florida. Un viaggio umano e una storia comune che potrebbe essere la storia di chiunque.


Recensione

La vera protagonista del romanzo è la musica e il suo potere terapeutico. Sovente essa viene in aiuta quando vi è un ricordo tumultuoso e cerchiamo la pace. Una particolare canzone, composizione o semplice melodia può portare la serenità.


In questo libro la musica è la compagna di viaggio di un uomo verso la redenzione. Calvin Shaw, il protagonista, si ritrova nel penitenziario di Bolduc, nel Maine, dove sta scontando una pena; è qui che scrive e riflette sulla sua disastrosa vita.

L’autore offre al lettore uomo umiliato dall'esperienza che guarda al passato accompagnato da una melodia che sarà per sempre la sua compagna riportando ricordi legati alla sua giovinezza, alle sue perdite, ai suoi amori.


Lo scrittore lascia che Shaw racconti la sua storia. Il lettore trova nel protagonista non solo un narratore, ma anche un amico, un compagno d'infanzia e un musicista jazz che si sta riprendendo dall'alcol.


In un parcheggio per roulotte nel Tampa, in Florida, una melodia jazz salvifica penetra nello stato depressivo di Shaw e risveglia ricordi del suo passato ormai seppelliti.


La storia non procede in modo lineare, ma vi sono salti temporali che vanno dai giorni dell’infanzia del protagonista a Baxter, nel Maine, alla sua improvvisa partenza e infine al suo ritorno. Dopo la morte improvvisa del padre, a Baxter, la madre, disperata, per fornire una vita normale ai suoi tre figli sposa un uomo che però presto si rivela una persona poco raccomandabile. In cerca di conforto, Calvin, si rivolge a suo zio Gus, che diventa suo amico e mentore musicale. Anni dopo, ricevendo la notizia che suo zio ha avuto un ictus, Shaw torna a casa dove sa che si nascondono molti demoni della sua vita che riuscirà ad affrontare grazie alla musica.


L’autore scrive una storia di perdite (della famiglia, di persone care, dell’infanzia, dell’identità) che è un pugno nello stomaco che, però, può essere affrontato grazie alla musica e ai suoi effetti benefici.


Un libro che insegna a non fuggire da sé stessi. Ritornare al passato significa affrontare la verità, per quanto dura che sia. Il finale del libro si congiunge all’incipit e finalmente il lettore scopre cosa sta scontando in galera il nostro personaggio.


Il cerchio si chiude e resta la certezza che bisogna affrontare i propri fantasmi se si vuole riprendere a respirare.


Un libro che consiglio a tutti coloro che amano la musica e che hanno bisogno di imparare a perdonarsi.


 

Alcune note su Jim Nichols

Jim Nichols è nato e cresciuto a Freeport, nel Maine. Si è interessato alla scrittura creativa mentre lavorava alla biglietteria di una compagnia aerea. Ha lavorato anche come barista, pilota, tassista, operaio, raccoglitore di arance. I suoi scritti sono apparsi in numerose riviste fra cui Esquire, Narrative, American Fiction. Ha vinto due volte il Maine Award Fiction Prize (2012 e 2021). È stato nominato più volte per il premio Pushcart.


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