Autore: Johan Eklöf
Traduttore: Francesca Pe'
Editore: Corbaccio, 2023
Pagine: 256
Genere: Saggi, Natura
Prezzo: € 19.00 (cartaceo), € 9.99 (ebook)
Acquista sito editore: https://www.corbaccio.it/libri/elogio-del-buio-9791259920287
Trama
Quanta luce diventa troppa luce? Le immagini satellitari mostrano il nostro pianeta come un'abbacinante sfera luminosa. Nell'era dell'illuminazione ventiquattr'ore al giorno per sette giorni alla settimana, l'eccesso di luce è diventato un problema urgente. Praticamente tutti gli esseri viventi sulla Terra si basano sul ritmo circadiano; la flora e la fauna si sono evolute operando nel ciclo naturale di giorno e notte. Ma ormai l'inquinamento luminoso è diventato una questione di primaria importanza. Che si viva all'equatore o ai tropici, non c'è angolo del mondo che non abbia le sue «notti bianche». Artificiali. Questo libro ci incoraggia a superare la nostra ancestrale paura del buio per imparare ad accogliere l'oscurità, le sue creature e la sua bellezza unica. Johan Eklöf ci parla della meraviglia dei cieli notturni, segue il girovagare delle falene e i rapidi movimenti dei gufi, spiega l'ecolocalizzazione nei pipistrelli, descrive le creature bioluminescenti degli abissi marini. E soprattutto dimostra che ogni comportamento collettivo e individuale volto al risparmio energetico non comporta una privazione. È, viceversa, un passo avanti verso un'economia sostenibile, nel rispetto dell'ambiente e dell'uomo stesso che, nell'alternarsi naturale del buio e della luce, potrà tornare a meravigliarsi di fronte al meraviglioso «spettacolo della vita che si rinnova ogni mattina».
Recensione
Voglio iniziare la recensione con un estratto tratto da questo saggio: “Nel buio sempre più fitto comincio a rilassarmi, mentre tutte le sensazioni della giornata vengono sostituite da esperienze più impalpabili e gli occhi si abituano pian piano alla visione notturna. Sono entrato in un’altra dimensione, che pochi si concedono il tempo di visitare. Io e i pipistrelli non siamo gli unici estimatori del buio.”
Effettivamente la luce è preziosa, chi mai potrebbe guardarla come fosse una minaccia? Ma per pipistrelli, ricci, falene e per la maggior parte degli insetti che sono notturni, l’illuminazione è una alterazione delle cose così come sono sempre state e come dovrebbero continuare a essere per permettere loro di sopravvivere.
Si parla così di “inquinamento luminoso”, un’espressione con cui si indica tutta la luce superflua che però incide in modo pesantissimo sulla nostra vita e sugli ecosistemi. Il termine è stato coniato dagli astronomi, ma oggi è usato anche dagli studiosi di ecologia, fisiologia e neurologia che indagano gli effetti della scomparsa della notte. Il problema non è più circoscritto a stelle e insetti: riguarda tutti gli organismi, compresi noi esseri umani.
Luce e buio. Sulla Terra questo è il ritmo della vita e ogni cellula di ogni organismo vivente possiede dei meccanismi che operano in armonia con questo ritmo. Fino a circa centocinquant’anni fa, quando fu inventata la lampadina. Che invenzione meravigliosa! Ma il nostro desiderio di far risplendere il mondo ha delle conseguenze per tantissime creature. Uccelli che cinguettano di notte, tartarughe per smarriscono la strada, ecc... Perché la notte è una “nicchia ecologica” poderosa. Una culla che protegge una infinità di specie viventi.
Da miliardi di anni il nostro pianeta non fa che cambiare e lo fa in modo impercettibile, lentamente o attraverso degli eventi dirompenti e improvvisi: terremoti, catene montuose e mari che fanno la loro comparsa, specie che si estinguono e che nascono; persino il Polo Nord si sta spostando. Una cosa, invece, rimane più o meno costante: l’alternarsi del giorno e della notte, della luce e del buio. Anche se va detto che i giorni si allungano di due millisecondi ogni secolo. Perciò, circa tre miliardi di anni fa, per le primissime forme di vita sulla Terra le giornate duravano la metà di quanto durano oggi. I primi organismi pluricellulari hanno visto la luce, o meglio hanno percepito visto che gli occhi non li avevano ancora , 620 milioni di anni fa quando un giorno durava circa 22 ore. Per loro, così come per tutte le specie e anche per noi esseri umani la luce e il buio sono i due elementi che permettono di calibrare l’orologio biologico.
L’obiettivo di questo libro è proprio esaminare l’impatto che il buio e la notte hanno su tutti gli esseri viventi. A raccontarcelo è uno studioso dei pipistrelli, un viaggiatore che si definisce “amico delle tenebre” che, con amore e passione, ci ricorda di quanto prezioso sia il buio e quante meraviglie disveli e protegga.
Un ottimo saggio per riscoprire il valore prezioso della notte.
Alcune note su Johan Eklöf
Johan Eklöf, scrittore e scienziato svedese, è noto soprattutto per i suoi studi sui pipistrelli e sull’inquinamento luminoso. Vive nella Svezia occidentale, dove ha avviato una società di consulenza che si occupa di salvaguardia dell’ambiente e che collabora con autorità, compagnie eoliche, amministrazioni locali, urbanisti e associazioni ambientali mettendo a disposizione le proprie competenze in fatto di pipistrelli, ecosistemi notturni e illuminazione rispettosa della natura. Elogio del buio è il suo primo libro tradotto in italiano ed è in via di pubblicazione in tutto il mondo.
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