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RECENSIONE: Fiordo profondo (Ruth Lillegraven)

Aggiornamento: 11 giu 2022




Autore: Ruth Lillegraven

Traduttore: Andrea Romanzi

Editore: Carbonio Editore, 2020

Pagine: 352

Genere: Narrativa straniera, Thriller

Prezzo: € 17.00 (cartaceo), € 8.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

In una grande villa di Oslo, Clara e Haavard conducono una vita serena e agiata insieme ai loro due figli. Coppia di successo - lui è medico, lei magistrato -, sono impegnati in una brillante carriera. Eppure qualcosa sembra sfuggire al loro controllo, e col passare del tempo l'ombra del dubbio si insinua lentamente in una relazione che sembrava perfetta. Chi era Clara prima che si incontrassero? E che cosa si agita sotto la superficie dell'esistenza apparentemente piatta di Haavard? Quando un torbido caso di doppio omicidio sconvolgerà la città, fino a intaccare i palazzi del potere, entrambi si ritroveranno ad affrontare il proprio passato e i ricordi che non avrebbero mai voluto veder riaffiorare... Ruth Lillegraven mette a nudo una Norvegia tormentata dalle sue contraddizioni, in cui serpeggiano desideri repressi e problematiche sociali inquietanti.


Recensione

Con questo romanzo, la scrittrice norvegese debutta felicemente nel thriller nordeuropeo di impianto sociale (solco aperto da Stieg Larsson e dal connazionale Jo Nesbø) e mostra senza remore il risvolto nero della Scandinavia felice, che in realtà nasconde contrasti brucianti e dove sono nascosti xenofobia e nazionalismo.


Con una spiccata abilità introspettiva e uno stile sapientemente sobrio, in un coinvolgente avvicendarsi di voci che raccontano in prima persona i fatti accaduti da un punto di vista mai univoco, l’autrice guida il lettore in un viaggio a tutto tondo nella Norvegia contemporanea, dai quartieri eleganti della facoltosa borghesia, passando per i distretti-dormitorio di ceto medio corroso dall’invidia sociale, fino ai sobborghi periferici abitati dagli immigrati di prima generazione.


La Norvegia di questo romanzo è anche quella della natura imperiosa dei fiordi, bracci anarchici di acqua marina che abbandonano l’infinità dell’oceano per incunearsi tra le coste, profondi dieci, cento, mille metri. Abbastanza per racchiudere indicibili segreti.


Sovente il lettore compra il libro in quanto è attratto dalla copertina e a volte scopre che questa è l’unica cosa bella del libro; altre volte, come in questo caso, la copertina è la perfetta rappresentazione di quello che si trova all’interno del romanzo. La raffinata immagine di un fiordo che diventa sempre più evanescente e inquietante man mano che ci si addentra nelle sue profondità, racconta perfettamente questo thriller psicologico sottile che si regge su una struttura letteraria solida e raffinata.


L’indagine di polizia in questo caso è marginale. Ciò che interessa alla scrittrice non è tanto quella poliziesca, quanto quella psicologica, alla ricerca della radice del male.


Ognuno dei protagonisti, non solo l’omicida, agisce per non perdere ciò che ha conquistato o perché condizionato dal proprio passato. Il lettore conosce le motivazioni di ognuno, compreso l’assassino, ma scopre anche dolori e menzogne che li accompagnano. Da questa conoscenza, però, non nasce empatia, non ci si sente partecipi delle scelte o solidali per le tragedie che affiorano dal passato, ma si viene pervasi da un senso di gelo di fronte alla mediocrità dell’animo umano, dove l’equilibrio tra bene e male è davvero molto precario. E non può esserci nessun lieto fine.


Consiglio questo thriller a chi cerca una storia tragica che cattura, narrata con voce consapevole in un linguaggio preciso, ma privo di inutili preziosismi che carica maggiormente l’effetto drammatico


 

Alcune note su Ruth Lillegraven

Ruth Lillegraven, nata a Hardanger nel1978, è una scrittrice, poetessa e drammaturga norvegese. Ha debuttato con la raccolta poetica Big Bad Poems nel 2005 e ha scritto diversi libri per bambini. Più volte finalista a premi letterari importanti, ha vinto, tra gli altri, il Brage Prize e il Nynorsk Literature Prize. Fiordo profondo è il suo esordio nel thriller ed è stato tradotto in diverse lingue, riscuotendo sin da subito un successo internazionale. I diritti cinematografici sono stati acquistati dalla Nordisk Film.


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