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RECENSIONE: Gli amanti perduti nel transinfinito (Piergianni Curti)

Aggiornamento: 11 ott




Autore: Piergianni Curti

Editore: Miraggi Edizioni, 2023

Pagine: 128

Genere: Narrativa italiana, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 14.00

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Trama

Maria e Giuseppe cercano un po' d'intimità (soprattutto Giuseppe, in realtà, poiché Maria è un'influencer molto impegnata in difesa del concetto di verginità) e finiscono nell'albergo più grande della città, anzi dell'universo: l'Hotel Hilbert. Tra le infinite stanze dell'albergo ce ne sarà almeno una per loro, no?  Le cose, però, non sono così facili e il sornione concierge, laureato in matematica, sfrutta tutte le opportunità che gli vengono offerte dalla logica dell'infinito, che vale nell'Hotel Hilbert, e che appaiono erroneamente paradossali a chi vive nel finito, per irretire i due ragazzi e tentare di sedurre Maria. Nell'hotel, per esempio, alloggiano infinite copie di chiunque, e dunque infinite Marie, che per di più a loro volta vivono tutte le loro possibili vite, tutti i possibili amori e poliamori, e perseguono tutte le possibili missioni e tutti i loro contrari. Così, tra passioni, tradimenti, delusioni e successi, si snocciolano le avventure di Maria, Giuseppe e del concierge, verso un finale imprevedibile. Be', si dirà, fuori c'è un mondo finito, dove le cose accadono una volta sola e ciascuno di noi non è che un irripetibile sé stesso (o così ci sembra), dove le storie (anche quelle d'amore) sembrano uniche. Forse, però, le cose non sono esattamente così, perché, come si vedrà, la logica del finito dipende strettamente da quella dell'infinito.


Recensione

Questa è stata una lettura che mi ha disorientato, divertito e che ho trovato molto particolare e originale. L'autore crea una storia dove si mescolano bene amore e matematica, passione e razionalità.


I protagonisti di questa storia sono Giuseppe e Maria, nomi non scelti a caso dallo scrittore piemontese. Quest'ultima è un’influencer molto famosa, la sua battaglia più grande è quella della difesa della verginità. Quando la storia si apre, Giuseppe e Maria stanno chiedendo una camera all’Hotel Hilbert. Peccato però che una camera per loro non si trovi nonostante l’albergo sia il più grande del mondo, con infinite camere. Inizia così una discussione paradossale e divertente con il dipendente dell’albergo. Il concierge diventa un rivale di Giuseppe e la camera non salta fuori, per nessun motivo al mondo. A questo punto, il lettore viene trascinato in una conversazione all’apparenza assurda: l’eterno ritorno, l’infinito, la logica e poi lo scontro con il mondo reale. Le leggi scientifiche che impatto hanno nella vita di tutti i giorni? E amore e matematica hanno le stesse regole?


Man mano che si avanza nella lettura, mondi finiti e infiniti si scontrano creando elementi paradossali. Oltre a ciò, il lettore, scopre sempre più particolari dei personaggi come ad esempio il perché si trovano in hotel.


Un romanzo che consiglio a tutti coloro che cercano una lettura vivace, originale e assurda che riesce anche a suscitare interrogativi riguardo alla scienza.


 

Alcune note su Piergianni Curti

Piergianni Curti è nato nel 1943 e vive a Torino. E' laureato in Fisica e insegna Matematica all'università. Ha pubblicato un libro di poesie, Qzearas (1969), ha vinto il premio Gran Giallo città di Cattolica 2003 con il racconto Pink Moon. Più di recente ha pubblicato su «Atti impuri» il racconto Il cane quotidiano (2010). Ha scritto per il teatro, ha diretto compagnie, teatri e festival.


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