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RECENSIONE: Gli amici silenziosi (Laura Purcell)

Aggiornamento: 14 apr



Voto: 4/5

Autore: Laura Purcell

Editore: DeA Planeta Libri, 2018

Pagine: 382

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 18.00 (cartaceo), 9.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Inghilterra, 1865. Rimasta vedova e incinta del primo figlio, la giovane e inquieta Elsie parte alla volta della tenuta del marito insieme alla zitellissima cugina di lui, Sarah. Ma in quell'angolo di campagna inglese remoto e inospitale, l'opportunità di trascorrere in pace il periodo del lutto diventa qualcosa di molto più simile a una prigionia: un esilio opprimente in attesa che l'amato fratello Jolyon giunga da Londra a salvare Elsie dall'isolamento e dalla noia. A distrarre lei e Sarah dalla cupa atmosfera in cui sono sprofondate, solo l'intrigante diario di un'antenata dei Bainbridge, Anna, vissuta e tragicamente morta più di duecento anni prima; e la stanza in cui giacciono ammassate decine di figure di legno dalle sembianze realistiche e straordinariamente inquietanti. Quegli "amici silenziosi" che Anna si procurò allo scopo di deliziare ospiti illustri, presto costretti a ripartire in circostanze mai del tutto chiarite.


Recensione

Se cercate un libro inquietante e con parecchia suspence, questo fa per voi. Un romanzo che a pelle lascia i brividi piano piano, che non spaventa per l'azione diretta ma per le ombre che nascono riga dopo riga. Una paura sottile che non fa altro che chiedere una luce accesa.

La storia si svolge su tre piani temporali differenti. Al centro di tutta la narrazione troviamo Elsie, una giovane vedova con un bambino in arrivo che è costretta a scontare il periodo di lutto a The Bridge, la tenuta di famiglia del defunto marito Rupert. Nel presente la ritroviamo rinchiusa in un manicomio, ustionata e con l’accusa di diversi omicidi sulle spalle. Come è arrivata lì? Cosa le è successo? Per rispondere a queste e ad altre domande ci vengono in soccorso gli altri due piani temporali. Riviviamo insieme ad Elsie tutto il periodo che ha passato a The Bridge e, grazie ad un diario ritrovato nel solaio della casa, veniamo a conoscenza di tutto quello che è accaduto quasi due secoli prima, quando la casa fu acquistata dagli antenati di Rupert.

L’intreccio di epoche diverse è davvero interessante in quanto permette di avere un quadro completo di tutta la vicenda e soprattutto di carpire quel fil rouge che collega il passato con il presente. Quello che è iniziato nel passato non è mai svanito del tutto e le azioni compiute nel 1665 si ripercuotono sugli inquilini di The bridge del 1865. Una trama davvero ben articolata e capace di descrivere in maniera efficace sia la vita di corte e le usanze del seicento quanto il diverso stile di vita di fine ottocento.

Trama che ricorda il libro L’incubo di Hill House di Shirley Jackson. Il clima che aleggia all’interno del romanzo è molto simile. Nell’opera della Jackons, la casa maledetta, quasi stregata, decideva le sorti dei suoi occupanti, come se fossero dei semplici burattini; qui non è tanto la casa ad essere maledetta, quanto la presenza di queste figure di legno, gli Amici, che sembrano avere un’anima ed una vita propria. Delle figure che incutono molto terrore.

La particolarità e la bellezza di questo libro risiede proprio nel clima inquietante che l’autrice riesce a trasmettere con la sua penna: ogni singola descrizione ha lo scopo di acuire il senso di ansia del lettore, di spingerlo verso le sue paure e di mettere in dubbio ogni sua singola certezza. Un romanzo che in alcuni passaggi sfora verso il genere horror, per la crudeltà e le descrizioni orripilanti che aumentano notevolmente il turbamento del lettore. Ma anche quest’ultime sono utili per raggiungere il climax perfetto.

Nonostante alcune dettagli che l’autrice lascia in sospeso e un finale abbastanza prevedibile, dietro la splendida copertina del libro, si cela una storia ben scritta che tiene incollato il lettore.


Alcune note su Laura Purcell

Laura Purcell ha lavorato in una libreria prima di diventare una scrittrice a tempo pieno. Vive a Colchester, la più antica città dell’Inghilterra, con suo marito e le sue cavie da compagnia.




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