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RECENSIONE: Intervista con un matto (Guendalina Middei)



Autore: Guendalina Middei

Editore: Navarra Editore, 2023

Pagine: 320

Genere: Narrativa italiana, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 17.00 (cartaceo), € 12.90 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Un famoso compositore, rinchiuso per sedici anni in un manicomio criminale, decide di raccontare la sua storia. Ha inizio così un racconto di torbide passioni e violente ambizioni fino al debutto alla Scala di Milano. All’apice del suo successo ha un crollo nervoso e viene rinchiuso in manicomio, teatro infernale di un’umanità disperata con cui è costretto a dialogare, alla ricerca di una via d'uscita. Il tentativo di far comprendere che non è pazzo si scontrerà con l’indifferenza dei medici e la brutalità del personale. In quest’ambiente tirannico soltanto il dottor Longhi, luminare della psichiatria, lo prenderà sotto la sua ala e ci condurrà verso un finale inaspettato. Il singolare protagonista di “Intervista con un matto” è un «uomo che pensa e che sente troppo intensamente». L’autrice mette a nudo e indaga il conflitto tra follia e normalità, tra volontà e rassegnazione, tra responsabilità e colpa in una narrazione che nonostante tutto è un inno alla forza del «sentire». Al termine della lettura non puoi fare a meno di chiederti: «e se fosse capitato a me? E se mi fossi trovato io al suo posto?».


Recensione

Secondo libro che leggo di questa autrice ai più conosciuta con ProfessorX grazie alla pagina facebook. La recensione di Clodio, il libro precedente, a questo link https://www.dallacartalloschermo.com/post/recensione-clodio-g-middei.


Il protagonista di questo nuovo volume è un musicista, che ha dedicato tutta la sua esistenza a quest’arte, di cui il lettore non scopre mai il nome. La sua unica ragione di vita, la musica, invece di donargli gioia, gli ha inflitto tanto dolore. La sua vita viene narrata attraverso un’intervista rilasciata ad un giornalista, in una struttura per malati di mente dove, appunto, risiede da oltre 15 anni il malato.


Attraverso la sua inchiesta e la narrazione dei fatti, il giornalista vuole dare un contributo per cambiare le cose, migliorare lo stato dei manicomi in cui gli internati vengono trattati senza dignità, ma ne viene fuori un quadro terrificante, purtroppo reale e documentato.

Chi segue l’autrice sui social è sicuramente a conoscenza che essa ha svolto un importante lavoro di ricerca in questo senso.


Con lo scorrere delle pagine, il lettore non può che provare gli stessi sentimenti del giornalista, turbato e angosciato fino alla fine della testimonianza, in cerca di aria e di pensieri quotidiani positivi, pur di rimuovere quel senso di impotenza e inquietudine.

Un romanzo che colpisce, come un pugno nello stomaco, fin da subito, a partire dalla drammatica copertina.


Con una scrittura raffinata, l’autrice, scrive una storia capace di sondare i confini del dissidio tra follia e normalità.


Consiglio questo romanzo a tutti coloro che vogliono conoscere meglio la condizione dei manicomi, il tutto condito da una prosa scorrevole e fortemente comunicativa.


 

Alcune note su Guendalina Middei

Guendalina Middei è laureata in Storia, si dedica con passione alla scrittura. Ha pubblicato vari scritti divulgativi sotto pseudonimo e dal 2018 è tra i curatori della pagina Facebook Professor X, per la quale crea contenuti culturali apprezzati da migliaia di utenti.


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