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RECENSIONE: L'arte del matrimonio (Stephanie Bishop)




Autore: Stephanie Bishop

Traduttore: Isabella Zani

Editore: Marsilio, 2025

Pagine: 384

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 20.00 (cartaceo), € 8.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Lucie e Patrick hanno deciso di festeggiare il loro anniversario di matrimonio con una crociera che dall’Alaska li porterà oltre lo stretto di Bering e al largo della costa russa, fino al Giappone. Lei è una scrittrice; lui il suo ex professore, un regista di culto, ed è molto più vecchio. Quando si sono conosciuti, davanti agli occhi adoranti di una giovanissima Lucie, Patrick era una figura leggendaria. Ma adesso che lei si è fatta strada nel mondo editoriale, pubblicando un romanzo dopo l’altro e ottenendo un discreto successo, l’aura di lui sta quasi sbiadendo, l’asimmetria tra di loro sta lasciando il posto a un pericoloso equilibrio. O peggio: l’arte di J.B. – lo pseudonimo con cui Lucie è arrivata a migliaia di lettrici e lettori – rischia di mettere in ombra quella di Patrick. Per giorni, marito e moglie navigano sotto il sole. Bevono, leggono, dormono, fanno sesso. Intorno c’è solo acqua scura. Poi arriva una tempesta, Patrick finisce in mare e J.B., rimasta sola, inizia a indagare su cosa sia realmente successo – non solo a suo marito, ma anche al suo matrimonio. Un romanzo intrigante e sensuale sul rapporto di coppia, il lavoro culturale e le dinamiche di potere che minano le relazioni. Un’affilata riflessione sull’arte e la finzione che contiene un avvertimento: «Tutto quello che si scrive nei libri può essere usato contro chi l’ha scritto.»


Recensione

Con questo scritto, l'autrice, esplora le dinamiche del matrimonio, dell’ambizione e dell’identità artistica attraverso una costruzione narrativa che gioca con il tempo e la percezione della realtà. Un romanzo che risulta un intersezione di generi (romanzo psicologico, fiction, noir) e per questo difficile da categorizzare.


Lucie e Patrick festeggiano l'anniversario del loro matrimonio con una crociera che dall'Alaska li porta fino in Giappone. Lei è una scrittrice, lui un regista di culto. Quando si sono conosciuti tutti era idilliaco, ora che lei si è fatta strada nel mondo dell'editoria, l'aurea del marito un tempo elogiato sta svanendo. Dopo aver navigato per giorni sotto il sole, Patrick, a seguito di una tempesta, finisce in mare e Lucie, rimasta sola, inizia ad indagare su cosa sia successo a suo marito e al suo matrimonio.


Una storia, questa, caratterizzata da una dettagliata attenzione agli spazi fisici, alle coordinate temporali e alle dinamiche interpersonali, creando un effetto di verosimiglianza che ancora la narrazione a una dimensione riconoscibile dell’esperienza contemporanea. L’ambientazione svolge un ruolo cruciale nella costruzione dell’atmosfera e nella definizione delle dinamiche narrative. La rappresentazione degli spazi fisici non è mai neutrale, ma riflette lo stato emotivo dei personaggi e le tensioni che li attraversano. Gli ambienti lussuosi e apparentemente idilliaci si rivelano progressivamente carichi di inquietudine, contribuendo a creare un senso di claustrofobia psicologica. Bishop utilizza la descrizione degli spazi per amplificare la percezione di instabilità e precarietà emotiva, facendo della costruzione del mondo un elemento essenziale della narrazione.


La struttura della trama rivela un impianto che combina elementi di simmetria formale con deliberate asimmetrie e discontinuità, creando un equilibrio dinamico tra ordine e disordine. Inoltre, il tutto è caratterizzato da un’alternanza di piani temporali. Il racconto non segue una linearità classica, ma si sviluppa attraverso flashback, anticipazioni e frammenti di memoria che sfidano la percezione del lettore. Tutto ciò contribuisce a creare una tensione costante e riflette il tema della manipolazione della realtà, centrale nell’opera.


La narrazione esplora le dinamiche di controllo all’interno delle relazioni, evidenziando le sottili forme di coercizione emotiva e psicologica che possono emergere anche nei rapporti apparentemente più idilliaci. L’opera interroga inoltre il rapporto tra realtà e finzione, problematizzando il concetto stesso di verità narrativa.


Per concludere, il romanzo, si caratterizza per una prosa elegante e ricercata, che combina introspezione psicologica e tensione narrativa.


Un libro che consiglio a tutti coloro che cercano un’opera di forte impatto letterario, capace di combinare un’indagine psicologica profonda con una narrazione formalmente raffinata.


 

Alcune note su Stephanie Bishop

Stephanie Bishop è docente di scrittura creativa presso l’Università dell’Anglia orientale. Ha pubblicato racconti e articoli sulla London Review of Books, sul Times Literary Supplement e sulla Sydney Review of Books. I suoi romanzi hanno ottenuto riconoscimenti importanti, tra i quali il Readings Prize for New Australian Fiction e il Literary Fiction Book of the Year Award.


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