RECENSIONE: La galleria degli uffici (Giulia Pretta)
- Dalla carta allo schermo
- 7 ore fa
- Tempo di lettura: 3 min


Autore: Giulia Pretta
Editore: le plurali, 2025
Pagine: 250
Genere: Narrativa italiana, Narrativa moderna e contemporanea
Prezzo: € 16.00
Acquista: Libro
Acquista sito editore: https://lepluralieditrice.net/prodotto/la-galleria-degli-uffici/
Trama
Arianna Trimeo ha trent’anni ed è alla ricerca di un equilibrio sottile tra la passione per l’arte, la necessità di un’entrata regolare per pagarsi l’affitto e il desiderio di essere felice. Ma la ricerca di questo equilibrio le dicono essere un peccato di ingenuità: solo lavorando accaventiquattro avrà anche lei il diritto a entrare nel clan delle persone adulte, responsabili e realizzate. Arianna ci prova davvero e inizia un viaggio epico, da vera eroina del mondo del lavoro, tra contratti co.co.pro, mansionari, cooperative, fino alla giungla della libera professione. Dopo "La monogamia dei calzini", Giulia Pretta torna con un romanzo che riflette sul lavoro, sulle sue dinamiche fagocitanti e tentacolari, dando forma a un delizioso romanzo di formazione tragicomico che, in qualche punto del percorso, ci suonerà incredibilmente familiare.
Recensione
Dopo l'esordio con La monogamia dei calzini, l'autrice torna in libreria con un nuovo titolo. Questa volta il libro si occupa del mondo del lavoro.
Ormai la realtà del mondo del lavoro sta cambiando a ritmi vertiginosi. Essa richiede ai lavoratori competenze sempre più trasversali, le cosiddette soft skills, qualità tra le più difficili da misurare, quelle che traducono le nostre capacità di adattamento a un mondo che cambia continuamente.
Quello di Arianna Trimeo, la protagonista di questa storia, è il sogno di ogni neo laureato: condurre una vita decente, dal punto di vista finanziario, autonoma dagli aiuti dei genitori, unita alla valorizzazione professionale.
Arianna è una giovane con studi umanistici alle spalle, piena di voglia di fare, di imparare nuove cose, di mettersi in gioco, capace anche di sacrificare qualche giorno festivo alla causa lavorativa. Ha tutte le carte in regola per trovare la felicità e la realizzazione personale.
Nelle pagine di apertura, la protagonista, si ritrova alle prese con il primo contratto co.co.pro presso una fondazione culturale che si occupa di organizzare eventi artistici. L’ingresso nella fondazione è caloroso, Arianna è piena di entusiasmo, pronta a imparare e a dare il meglio di sé, ma quando arriva il momento della remunerazione rimane con l’amaro il bocca, il corrispettivo economico del suo lavoro è decisamente ridicolo. Per il primo periodo, nonostante l’invito da parte di suo fratello Davide a tenere gli occhi aperti e non farsi sfruttare, Arianna stringe i denti e aspetta la regolarità dello stipendio e un incremento della cifra in busta paga, ma tutto ciò non avviene. Dell’esperienza nella fondazione, Arianna porta con sé sicuramente nuove conoscenze e nuove abilità, ma anche una bella amicizia con Daniela. Dal co.co.pro in fondazione, la giovane approda poi a una cooperativa che si occupa di un museo privato di strumenti musicali e stavolta il contratto, dopo un periodo di prova, si trasforma subito a tempo indeterminato.
Le pagine dedicate al lavoro al museo risultano sovente divertenti: clienti che sono casi umani, colleghi che nel gruppo whatsapp si scambiano informazioni di lavoro, battute scherzose e riportano il punteggio delle gare dove vince chi riesce a vendere ai clienti più gadget e diversi oggetti bizzarri e improponibili del bookshop, come ad esempio la scatola portadenti da latte, o degli orribili calzini colorati con le decorazioni di strumenti musicali.
Non mancano scene spassose e paradossali e piccoli drammi alleggeriti da una prosa frizzante, ricca di ironia, di citazioni e menzioni di personaggi tratti da famosi cartoni animato o film. Il lavoro all’interno della cooperativa consente alla giovane protagonista di cambiare casa, iscriversi ad alcuni corsi e godere finalmente di stabilità economica. La prospettiva, però, di passare la vita lavorativa ridotta a stampare e staccare biglietti è grigia e per niente entusiasmante per una persona creativa e ricca di potenziale da sfruttare come lei. Vista l'insoddisfazione, la svolta coraggiosa non si fa attendere a lungo.
Questo romanzo è un libro godibile che mette sotto ai riflettori i meccanismi del mercato del lavoro. Un mondo a volte spietato, subdolo, complesso, soprattutto nei confronti di una giovane neolaureata come come Arianna.
Consiglio questo titolo a tutti coloro che vogliono leggere una storia che parla del crudele mondo del lavoro in modo leggere e senza mai annoiare
Alcune note su Giulia Pretta
Giulia Pretta nasce a Vercelli nel 1987 e vive a Padova dal 2009. Si è laureata in archeologia e beni culturali e specializzata in Protostoria della Corsica e ha passato anni tra musei e mostre d’arte come fruitrice e come operatrice. Nel 2021 ha intrapreso la strada della libera professione diventando editor di narrativa. Dal 2019 tiene corsi di scrittura creativa. Collabora dal 2011 con la rivista online Criticaletteraria. Quando non legge, sforna torte, dipinge quadri con i numeretti e gioca per ore a Stardew Valley. La galleria degli uffici è il suo secondo libro per le plurali, dopo La monogamia dei calzini.
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