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RECENSIONE: La variabile Rachel (Caroline O'Donoghue)

Aggiornamento: 14 mag




Autore: Caroline O'Donoghue

Traduttore: Chiara Manfrinato

Editore: NN Editore, 2024

Pagine: 336

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 19.00 (cartaceo), € 9.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Rachel vive a Cork, in Irlanda, ha vent’anni e si paga gli studi lavorando in libreria; è alta e un po’ goffa, ma brillante e piena di risorse. Diventa coinquilina di James, sfrontato e intelligente, e tra loro nasce un’amicizia intensa e totale come un colpo di fulmine. Finché Rachel non rivela a James di avere una cotta per il suo professore di Letteratura, Fred Byrne. L’amico la aiuta a elaborare un piano per sedurlo, ma le cose non vanno come previsto: il professore si innamora di James, e allo stesso tempo Rachel inizia uno stage nella casa editrice di Deenie, l’ignara moglie di Byrne. Rachel fa di tutto per coprire la relazione dei due amanti e non ne parla nemmeno con Carey, il suo primo vero amore, ma il castello di bugie diventa troppo grande e la situazione le sfugge di mano, mettendo in pericolo la sua reputazione, il suo lavoro e il suo futuro.


Recensione

Questa storia racconta una tappa importa nella vita delle persone, gli anni dell’adolescenza che fanno da ponte per l’età adulta.


Anni caratterizzati da vere turbolenze affettive, dagli amori per sempre ma non sempre, dalle sfide lasciate a metà, dalle amicizie profonde, dalle domande sospese che spesso una risposta non trovano risposta.


Ambientato nel 2008, i protagonisti del romanzo sono due ventenni, Rachel e James; entrambi originari di Cork in Irlanda.


Rachel benestante, studia Lettere all’Università, ma si trova a dover fare i conti con la caduta finanziaria della sua famiglia. James precario, si cimenta in vari impieghi per mantenersi. Entrambi, per necessità, finiscono a lavorare nella libreria principale della città dove la loro amicizia e tutto ha inizio. Tra di loro si instaura un legame immediato tanto che Rachel si trasferisce a casa del suo migliore amico.


Presto la ragazza si innamora di Fred Byrne, il suo docente di Letteratura. Il docente entra a far parte della vita di Rachel, ma non in modo lineare in quanto, ad essere precisi, l’accademico sconvolge soprattutto la vita di James.


Rachel non si crogiola nell’autocommiserazione, accetta ciò che la vita gli riserva, comprende l’amico, lo aiuta ad accettare il suo essere gay, in un’Irlanda dove l’asticella dell’intolleranza risulta ancora alta. James, da parte sua, accompagna la sua amica in gran parte delle vicende che la riguardano: fallimenti, amori deludenti o importanti, aspirazioni lente ad arrivare, il senso di inadeguatezza che a vent’anni spesso coglie impreparati.

L’autrice, che ricorda le colleghe Sally Rooney e Naoise Dolan, scrive una commedia degli equivoci che è più di triangolo di intrecci soprattutto quando in gioco entra in gioco la moglie del Professor Byrne.  La scrittrice confeziona una storia piena di ironia, ma che si concentra molto sulle relazioni tra i personaggi.


Questo è un romanzo di formazione in cui molti lettori possono ripensare alla propria adolescenza ed empatizzare con i personaggi.


Un romanzo che consiglio a tutti coloro che cercano una lettura coinvolgente, intelligente, nostalgica caratterizzata da personaggi meravigliosi e autenticamente imperfetti


 

Alcune note su Caroline O'Donoghue

Caroline O’Donoghue è una scrittrice e giornalista irlandese. Suoi articoli sono apparsi tra gli altri su The Times, The Guardian, The Irish Times e Vice. È autrice di due podcast di grande successo: Sentimental Garbage, che tratta di cultura e narrativa femminile, e Sentimental In The City, che conduce insieme a Dolly Alderton. Nel 2020 ha esordito nella narrativa per ragazzi, con Il giorno in cui ho scoperto di avere un dono (Garzanti 2021).


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