Voto: 5/5
Autore: Maurizio Ponticello
Editore: Mondadori, 2020
Pagine: 336
Genere: Narrativa italiana, Storia
Prezzo: € 19.99 (cartaceo), € 3.99 (ebook)
Trama
In una inconsueta Napoli, capitale del viceregno spagnolo a cavallo tra Cinquecento e Seicento, si compie un atroce delitto. Ne è vittima Martia Basile, una giovane donna, una sposa bambina che si scontra con l'aspra realtà dei suoi tempi fin dall'adolescenza, quando il padre la cede in moglie a un commerciante che traffica con la corte: don Muzio Guarnieri. Pian piano la ragazza inizierà a prendere coscienza di sé, ma la sua maturazione sarà compiuta soltanto dopo che lo stesso consorte avrà barattato con dei potenti il suo fisico avvenente. Nel frattempo, la donna è ammaliata da una comunità femminile che pratica sortilegi e l'aiuta a curarsi le ferite del corpo e dell'anima. Fra stregonerie, fughe rocambolesche e violenze, avrà inizio una nuova fase della vita di Martia la quale, riuscendo a sopravvivere a ogni angheria, troverà finalmente l'amore. Ma, proprio mentre a Roma finisce sul rogo Giordano Bruno, Martia viene incolpata di aver ucciso il marito, e nelle spaventose carceri della Vicaria subirà un processo esemplare in cui sarà coinvolto pure il Santo Officio che le imputerà di aver stretto un patto con il Diavolo in persona. Che fine farà la protagonista accusata di aver commesso un viricidio? E perché Martia, per tutto il Seicento, fu considerata un'eroina? E per quale motivo, poi, questa vicenda scabrosa fu invece censurata?
Recensione
Questo romanzo è ambientato in un periodo storico parecchio cupo. Le vicende si svolgono nel XVII secolo a Napoli, a quel tempo capitale del viceregno spagnolo. Una città che cerca di ribellarsi al governo straniero e in cui le condanne a morte erano uno spettacolo per il popolo. E' in questo clima che Martia, la protagonista, viene condannata a morte.
La storia si ispira ad una vicenda realmente accaduta. L'autore, grazie a delle accurate ricerche, crea un romanzo storico perfettamente inquadrato nell'epoca e nel linguaggio, ma con un tema molto attuale.
Martia si sposa giovanissima e fin da ragazzina scopre cosa significa non avere diritti. Passa dall'amore della famiglia alla violenza del marito che la usa come un oggetto di piacere e arriva a cederla a un suo creditore come pagamento di un debito, lasciando che questo la metta a disposizione di altri uomini a pagamento. Martia, madre di due figlie femmine, incapace di generare un erede maschio e per questo percossa, subisce tutto. Nel corso della storia però, scopre la solidarietà femminile grazie ad un gruppo di donne che la curano nel fisico e nell'anima. E' per merito di esse che la protagonista trova la forza per tradire prima e uccidere poi il violento marito. Purtroppo viene scoperta e, dopo aver subito parecchie torture, finisce al patibolo. A nulla serve sfuggire. Martia, non avendo scelta, si consegna nelle mani dei suoi aguzzini, consapevole di essere una pedina di una società malata.
L'autore riesce a restituire il ritratto di una donna coraggiosa e ha il dono di immergere il lettore completamente nell'epoca storica in cui si svolge la vicenda. Il tutto grazie ad una accurata ricerca.
Un libro di narrativa storica intenso e profondamente crudo che però tratta una tematica ancora attuale che scorre fluidamente grazie alla capacità narrativa dell'autore.
Alcune note su Maurizio Ponticello
Maurizio Ponticello, giornalista e scrittore, è stato corrispondente di testate radiofoniche e televisive, redattore di vari quotidiani e cronista de “Il Mattino”. È autore di diversi libri, tra i quali: La nona ora (Bietti, 2013) e I Pilastri dell’anno. Il significato occulto del Calendario (Edizioni Mediterranee, 2013). Per la Newton Compton ha pubblicato: Misteri, segreti e storie insolite di Napoli (con Agnese Palumbo, 2012), Forse non tutti sanno che a Napoli… (2015), Un giorno a Napoli con san Gennaro. Misteri, segreti, storie insolite e tesori (2016), dal quale è stato tratto un documentario, e Napoli velata e sconosciuta (2018). Ha avuto vari riconoscimenti tra cui il premio Domenico Rea. È presidente della storica associazione di giallisti Napolinoir.
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