

Autore: Amishi P. Jha
Traduttore: Lucilla Rodinò
Editore: Astrolabio Ubaldini, 2022
Pagine: 288
Genere: Saggi, Psicologia, Benessere
Prezzo: € 24.00
Acquista: Libro
Acquista sito editore: https://astrolabio-ubaldini.com/libro/1540
Trama
Siamo distratti, questo è un fatto. Ma non c'è niente di sbagliato nel nostro cervello, che è per sua natura incline a vagare. E la buona notizia è che il cervello può essere allenato a gestire l'attenzione in modo più efficace. Le ricerche di Amishi P. Jha hanno dimostrato che con dodici minuti di esercizio al giorno è possibile disperdere la nebbia mentale, liberare la mente e migliorare la capacità di concentrazione, vivendo appieno la propria vita grazie alla 'ginnastica per la mente' qui proposta. Attraverso il programma di training cognitivo basato sulla mindfulness descritto in questo volume imparerete a 'prestare attenzione alla vostra attenzione' e a essere presenti a voi stessi, a tutto ciò che per voi è importante.
Recensione
La prima frase che si legge aprendo questo saggio è “Vi state perdendo il cinquanta per cento della vita. E non siete i soli: capita a tutti”. Se la prima parte della frase è scoraggiante lo è un po’ meno la seconda. Succede a tutti di avere problemi di concentrazione e questo fenomeno è sempre più presente nella società attuale. Non mi riferisco solo ai giovani ormai persi nelle tecnologie e nei device, ma anche ad adulti e senior che si sono formate in anni in cui si usava il telefono fisso e si ascoltava la musica sui dischi in vinile.
Da questa premessa si comprende chiaramente che il libro si concentra sui processi di attenzione, un sistema necessario sicuramente per vivere.
La domanda concreta che l’autrice si pone fin dall’inizio è come fare a far funzionare al meglio l’attenzione e, con essa, altre funzioni mentali superiori come, ad esempio, la memorizzazione. Da ricercatrice, la professoressa statunitense, ha studiato questo mondo utilizzando le attuali tecniche di rilevazione neurofisiologiche, ma ha anche applicato ciò che ha compreso nell’ambito di attività di formazione dirette a diverse tipologie di utenti, dai manager d’azienda ai militari.
Sicuramente è interessante notare come il saper gestire la propria attenzione può consentire di modulare sia il tempo sia lo spazio, senza contare il fatto che l’attenzione e la concentrazione sono implicate nei processi decisionali, nel problem solving, nell’anticipazione degli eventi, e così via. L’attenzione risulta implicata in fondamentali funzioni manageriali e di leadership e va però tenuto in considerazione le innumerevoli interferenze interne (stress, emozioni, ecc…) , cioè non ambientali, che possono minarla.
La buona notizia, supportata anche dalla constatazione della neuroplasticità del nostro cervello, è che l’attenzione può essere guidata, migliorata e sviluppata, ad esempio con la mindfulness.
Lavoro eccessivo, fatica, noia e attività ripetitive possono condurre facilmente a errori. Tutto ciò fa pensare a quanto sia illusorio pretendere, nel mondo del lavoro e scolastico, di prestare attenzione per diverse ore al giorno.
Se il distrarsi risulta una facoltà specifica e utilissima in numerose circostanze, ciò che non va bene è il multitasking.
Nella prima parte del libro si ha la parte più teorica in cui si affrontano ogni aspetto dell’argomento.
La seconda parte invece risulta più pratica suggerendo un programma di auto-formazione, scandito su cinque settimane, in cui si impara a realizzare quando la tua mente sta vagando e come riportare il fuocosul bersaglio originale della tua attenzione.
Un libro illuminante e molto utile che, a mio avviso, pecca di lunghezza. Il saggio avrebbe potuto probabilmente catturare tutti i punti principali con cento pagine in meno riducendo le narrazioni dei momenti di vita dell’autrice. La quantità di aneddoti, unita a uno stile non proprio sintetico, può paradossalmente mettere alla prova proprio l’attenzione e la concentrazione del lettore.
Nonostante la sua lunghezza e il fatto che non vada dritto al punto, è comunque un libro che coniglio a tutti coloro che vogliono intraprendere un lavoro su di sé riguardante l’attenzione.
Alcune note su Amishi P. Jha
Amishi P. Jha è docente di Psicologia alla University of Miami e dirige il dipartimento di Neuroscienze contemplative. Nel suo laboratorio sperimenta le basi neurali dell’attenzione e gli effetti su cognizione, emozione e performance dei programmi di training basati sulla mindfulness.
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