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RECENSIONE: Prendersi tutto. Io, Aristotele Onassis (Anna Folli)

Immagine del redattore: Dalla carta allo schermoDalla carta allo schermo

Aggiornamento: 6 giorni fa




Autore: Anna Folli

Editore: Neri Pozza, 2025

Pagine: 448

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea, Biografie

Prezzo: € 22.00 (cartaceo), € 9.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Sognatore, donnaiolo, esule, lavapiatti, armatore, greco, turco, marito infedele, amante generoso. Uno tra gli uomini più ricchi del mondo. Chi fu Aristotele Onassis? Nei suoi quasi settant’anni di vita costruì un impero, comprò un’isola, strinse amicizia con alcuni degli uomini più potenti del mondo, Churchill su tutti, inventò Montecarlo, fece cadere ai suoi piedi, lui non bello, donne dal fascino straordinario. Ma vide anche il suo futuro ridotto in cenere nel drammatico incendio di Smirne, si reinventò la vita salpando, solo e senza un soldo, per l’Argentina, soffrì per la sua Grecia dilaniata dalla Seconda guerra mondiale, sopravvisse a un figlio amatissimo, conobbe l’apice del successo e l’abisso della solitudine di tutti gli uomini unici. Aristotele Onassis ebbe molte vite, tutte vissute pienamente, e desideri infiniti, nessuno dei quali rimase un sogno astratto, perché tutti diventarono progetti da realizzare, soldi e potere da accumulare. Amò, amato a sua volta: la divina Callas, alla quale lo legò sempre un sentimento tenero e insieme furibondo, e Jackie, l’imperscrutabile e algida regina da mostrare come un trofeo, furono solo due delle molte donne a cui ghermì il cuore. Onassis della vita voleva prendersi tutto. E sicuramente ci riuscì. Anche se il prezzo da pagare in cambio fu molto, forse troppo alto. Anna Folli dipinge in ogni sua sfumatura il ritratto di Aristotele Onassis, in questa tragedia classica il cui eroe è immortale eppure irrimediabilmente umano. Il romanzo di una vita eccezionale.


Recensione

Questo libro narra la biografia del famoso armatore greco. Esso ricostruisce la vita dell’imprenditore con cittadinanza argentina, nato a Karataş, un quartiere di Smirne in Turchia il 20 gennaio 1906 e morto a Neuilly-Sur-Seine, presso Parigi, il 15 marzo 1975.


Affascinante, nonostante non fosse proprio un adone, capace di grandi cose. Pirata, filibustiere, arrampicatore sociale, squalo della finanza dal patrimonio sconfinato. Marito e amante infedele, che ha sposato in seconde nozze un’icona, Jacqueline Bouvier, vedova Kennedy e ha tradito e malamente abbandonato un’altra, la divina Maria Callas. Padre amatissimo di due figli, Alexander e Christina avuti dalla prima moglie Athīna Mary Livanos, Aristotele ha dovuto subire il dolore più grande della sua vita: veder morire tragicamente il proprio figlio, l’erede della sua immensa fortuna.


Il libro si apre con l'infanzia e l'adolescenza a Smirne, dove gli Onassis cominciano i primi affari, import-export del tabacco turco, mentre il giovane Aristotele ignora lo studio, frequenta lo Sport club, e si dà alla bella vita. Fino alla occupazione turca, alla devastazione della città nel 1922. Il padre viene arrestato, lo zio ucciso, Aristotele, 16enne, impara a cavarsela finché non riesce a salpare per l'Argentina. Qui inizia a costruire il suo impero, un passo alla volta, ricominciando da capo, con tanta sfacciataggine e l'audacia data dalla giovane età. Fa il mozzo, il facchino, il centralinista. Ma siccome è sveglio e sa sedurre le persone con gli sguardi, i sorrisi e le parole, presto si fa notare.


Aveva soldi e anche tanto fascino con cui conquistava le donne. Fin da quando di soldi così tanti non ne aveva. Giovanissimo, passa da un'amante all'altra, spesso ricche e più vecchie di lui per evitare di avere complicazioni. Poi si innamora di una ballerina russa di danza classica che si esibisce con la compagnia di Anna Pavlova. Si chiama Irina, è giovane, bella, passionale, ma dura poco perché lui la tradisce. Poi arriva Ingeborg Dedichen, elegante, grande classe, assomiglia a Greta Garbo, ed è figlia di un armatore. Tra alti e bassi la storia finisce dopo qualche anno perché, ancora una volta, lui non riesce a rimanerle fedele. Lo chiamavano "collezionista di donne celebri". Sposate solo due. La prima è Athina Mary Livanos, detta Tina, figlia di un grande armatore rivale e che gli consentì di entrare nell'alta società europea. Con lei ebbe due figli, Alexander e Christina, e nel frattempo tante amanti. La seconda è Jacqueline Kennedy. Più per calcolo però. Ma forse il suo più grande amore è Maria Callas. La vede esibirsi all'Opéra di Parigi nel 1958 e ne rimane soggiogato. Il loro è un amore passionale e sofferto che dura tantissimo anche se lui non la sposerà mai.


Come conquistava le persone? Sicuramente con il suo carisma e la sua capacità di raccontare e questa capacità di incantare, Onassis l'ha mantenuta fino alla fine. Anche se era piccolo, aveva sempre un'aria stazzonata e non sapeva portare gli abiti che si faceva fare dai più grandi sarti. Con Grace Kelly, sposa del Principe Ranieri con cui Onassis mette in piedi quello che è diventato Montecarlo, patria del jet set più esclusivo, non riesce a legare. A lei non piace, lo considera volgare. Per quanto riguarda Jacqueline, invece, lei vedova di un marito amatissimo, aveva bisogno di essere protetta e coccolata e Onassis le dava una certa tranquillità. Sapeva come fare sentire le donne al centro del mondo.


La fine di tutto avviene il 23 gennaio 1973, data in cui il figlio Alexander, venticinquenne, in seguito alle ferite riportate per un incidente aereo perde la vita. Due anni dopo, il 15 marzo 1975, sofferente da anni di miastenia gravis e con un patrimonio stimato di 1000 milioni di dollari, scompare lui. Il grande divoratore della vita, che da questa ha avuto tutto. Anche un'isola, Skorpios, nella quale è sepolto.


In queste coinvolgenti pagine l’autrice dipinge un veritiero ritratto di un uomo che ha avuto tutto, personaggio molto importante e famoso, miliardario proprietario di una delle flotte più grandi del mondo, imprenditore spietato partito dal nulla; la sua vita assume i contorni di una tragedia greca.


Un ottimo libro per conoscere la vita del famoso imprenditore greco, squalo della finanza e marito fedifrago che nasce senza un soldo, ma riesce a costruire le basi di una fortuna stratosferica


 

Alcune note su Anna Folli

Anna Folli è stata caporedattore per l’Editoriale Domus negli anni Novanta e direttore di riviste di settore. Autrice di interviste, reportage culturali, recensioni di libri, ha collaborato con i principali quotidiani e settimanali e con note riviste letterarie online. È autrice del programma I Magnifici trasmesso su Radio 24. È stata coautrice e direttrice del festival di letteratura e musica Le Corde dell’Anima, che ha ospitato scrittori e musicisti internazionali. Per Neri Pozza ha pubblicato Morantemoravia, La casa dalle finestre sempre accese e Ardore. Romain Gary e Jean Seberg, una storia d’amore.


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