Voto: 4/5
Autore: Francesca Serafini
Editore: La nave di Teseo, 2021
Pagine: 304
Genere: Narrativa italiana, Gialli
Prezzo: € 18.00 (cartaceo), € 9.99 (ebook)
Trama
La commissaria Lisa Mancini a soli trentatré anni ha già alle spalle una carriera straordinaria. Tanti successi in Italia e all'estero di cui potrebbe vantarsi, ma che creano intorno a lei un'aura di mistero il giorno in cui decide di abbandonare l'incarico all'Interpol di Lione per dirigere il commissariato di Montezenta, un piccolo centro romagnolo con i pregi e i difetti della provincia italiana, e di tutte le province del mondo. Nessuno conosce il motivo del trasferimento di Lisa. Tutto quello che sappiamo sul suo conto è che, sbrigate le pratiche di routine, passa le giornate chiusa nel suo ufficio a giocare a Candy Crush sul cellulare. Finché non viene denunciata la scomparsa di River: un quindicenne di origine inglese che vive con la sua famiglia in un piccolo villaggio appena fuori dalle mura medievali di Montezenta. Una comunità libertaria e anticonformista che trasforma in opere d'arte i materiali di scarto, e che attira per questo su di sé l'ostilità e i pregiudizi del resto della popolazione. River - uno studente modello, capace di farsi amare da tutti - è davvero una vittima oppure sta scappando da qualcosa di cui è lui stesso responsabile? Per riuscire a rispondere a questa domanda, Lisa dovrà combattere i demoni del suo passato, e trasformare la ricerca del ragazzo in un viaggio a perdifiato dentro sé stessa.
Recensione
Questo libro è un innovativo romanzo giallo in quanto rispetto ad altri romanzi dello stesso genere letti negli ultimi anni, mescola in modo saggio contenuti e particolari diversi rendendo interessante lo sviluppo delle vicende e dei personaggi.
Il romanzo inizia con il racconto della vicenda di Lisa Mancini, commissaria trentatreenne che ha raggiunto traguardi importanti in carriera. Improvvisamente, senza alcuna apparente ragione, lascia il posto prestigioso all’Interpol di Lione. Arriva a dirigere il commissariato di Montezenta, piccola cittadina romagnola. Una città che riassume perfettamente gli stereotipi della provincia italiana. L’atteggiamento della commissaria è di insofferenza per quel luogo, disinteresse alla vita del commissariato stesso, poca empatia nelle relazioni. La sua routine si chiama Candy Crush, il suo gioco nel cellulare. Un giorno scompare River, il tipico bravo ragazzo voluto bene da tutti, che vive poco fuori Montezenta in un villaggio oggetto di critiche da parte della comunità. Quella ricerca è un incentivo per Lisa per provare a risvegliare uno spirito costruttivo dentro sé, una fiamma che sembrava spenta per motivi ancora ignoti. Il legame che si crea tra la madre di River e Lisa è un ulteriore stimolo a ritrovare passione per il proprio ruolo. La maternità che diventa oggetto di sintesi, di analisi, di ricognizione di tutte quei lati così nascosti in Lisa. Alla scomparsa di River infatti si aggiungono l’omicidio di una bambina cinese e la morte di una donna anziana del luogo. Sembrano scenari indipendenti ma vanno a collegarsi nel flusso del racconto più di quanto si pensi.
Un giallo in cui non si sprecano le citazioni filosofiche, musicali, letterarie. L’uso delle parole e la scelta delle terminologie sono la cifra stilistica evidente e apprezzabile di questo romanzo. Un racconto che non è facilmente riassumibile proprio perché costruito su una serie di collegamenti e citazioni che lo rendono godibile. Un romanzo che gioca tra il giallo e il racconto psicologico in cui vincono le intenzioni di cercare di capire cosa c’è al di fuori del proprio seminato, dentro le proprie paure, in mezzo alle mille influenze che contribuiscono a renderci come siamo. Si riflette, si legge e si rimane soddisfatti nel capire come i punti di vista non sono mai ciò che vengono osservati in modo sbrigativo.
Personalmente, per quanto ben costruiti, avrei limitato sia i punti di riflessione sia i flashback in quanto possono distrarre dalla trama. Nonostante ciò, una storia avvincente accompagnata da diversi colpi di scena, rendono il romanzo promosso e consigliato a tutti quelli che amano il genere giallo.
Alcune note su Francesca Serafini
Sceneggiatrice ed editor, ha scritto Storia regole eccezioni, secondo volume di Punteggiatura (Rizzoli-Holden Maps 2001). Ha curato con Giordano Meacci il terzo volume della Storia della lingua italiana per immagini. L’italiano letterario: poesia e prosa (Edimond 2011) diretta da Luca Serianni. Da diversi anni alterna la scrittura creativa con quella saggistica e con l’attività didattica, tenendo corsi di drammaturgia e lezioni universitarie in Italia e all’estero.
Con Laterza ha pubblicato nel 2015 Questo è il punto. Istruzioni per l'uso della punteggiatura.
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